giovedì 21 novembre 2013

Corso Base di Fotografia-1- 10 CONSIGLI SU COME SCEGLIERE UNA MACCHINA FOTOGRAFICA.

QUESTA SEZIONE E UNA CITAZIONE PRESA DAL SITO DPHOTO.IT

Gli appassionati di fotografia sanno cosa vogliono e spesso lo attendono fin da quando compaiono i primi “rumors” (indiscrezioni) sul lancio di un nuovo modello. Ma per tanti, principianti, famiglie, dilettanti, la scelta di una nuova macchina fotografica digitale non è una cosa semplice. E non potrebbe esserlo, del resto, visto il gran numero, centinaia di modelli di tutte le fogge e di tutti i prezzi che fanno capolino dalle vetrine dei negozi.
Come fare? Si interrogano gli amici “informati”, il commesso bendisposto, si legge qualcosa qua e là. E alla fine? Alla fine in tanti si affidano al marchio conosciuto, oppure ai “megapixel”: “Più ce ne sono, migliori saranno le foto...”.

Dphoto è nato per stuzzicare i fotografi professionisti e gli appassionati con anticipazioni e novità, ma anche per offrire ai principianti una serie di spunti e di consigli per scegliere al meglio.
Ecco 10 consigli per la scelta della fotocamera, che va bene per il Natale alle porte e non solo. Buona lettura.

1 – Quale uso voglio fare della macchina fotografica digitale?

Sembra una domanda banale, ma non lo è. In tanti, infatti, si lasciano attrarre dall’oggetto, dalle funzioni avanzate, dalla chiacchiera del negoziante, senza tener conto delle “proprie esigenze”, che sono poi quelle che contano.
La cosa peggiore che possa capitare a una fotocamera è quella di rimanere chiusa nell’armadio. Perché è troppo ingombante e non entra nello zaino che portiamo sulle spalle in montagna, perché è troppo lenta per riprendere i bambini che giocano ai giardinetti, perché è inservibile quando la luce non è ottimale e via dicendo.
Perciò, il primo consiglio è quello prendersi il tempo necessario per valutare attentamente il genere di foto che vogliamo fare con la nuova macchina: foto in famiglia, reportage, viaggi, sport, foto naturalistiche, pratica per intraprendere la professione di fotografo...

2 – Quale fotocamera per le mie personalissime esigenze?

Foto in famiglia - Principianti: va benissimo una fotocamera compatta in grado di funzionare in completo automatismo. La risoluzione non conta. Con una macchina da 6 megapixel si possono stampare in casa le foto, in grande formato, senza perdita di qualità.
Oltretutto, una compatta infarcita di pixel è spesso meno veloce, perché i file sono più grandi e difficili da gestire.
C’è lo stabilizzatore? Benissimo, aiuta a evitare il mosso quando fotografiamo con poca luce. C’è la funzione Face detection? Facilita la buona riuscita dei ritratti. C’è il mirino ottico? Meglio, possiamo continuare a inquadrare anche quando il display LCD è illegibile.

Viaggi: la scelta è tra una compatta “bridge” e una piccola reflex. A vantaggio della prima l’estensione maggiore dello zoom, l’assenza del problema della polvere sul sensore, la grande profondità di campo. La reflex è più versatile, più veloce, più ergonomica. Offre un vasto corredo di ottiche e accessori e produce foto di qualità più elevata, specialmente quando si scatta con alti valori di sensibilità ( ISO ).

Reportage metropolitano: meglio una reflex, anche economica, per gli interni, i soggetti in movimento, la qualità delle foto. Certo, una buona compatta è più discreta e può essere una valida alternativa, a patto di accettarne i limiti ( risposta più lenta, zoom impreciso, rumore nelle foto salendo con gli ISO ).

Aspiranti professionisti: per fare pratica qualsiasi a reflex digitale, anche economica, anche di seconda mano, è l’ideale. E’ pratica, ha una risposta veloce in tutte le situazioni e permette di mettersi alla prova con tutte le ottiche e perciò di trovare il “proprio stile”.

Appassionati di fotografia: meglio due macchine, una reflex semi-professionale e, in alternativa, una compatta tascabile di qualità. Così, non si perde mai l’occasione giusta.

3 – Quanta importanza hanno i Megapixel?

Per qualcuno la risoluzione è importante ( ad esempio, per i fotografi professionisti che stampano foto alla massima qualità in formato poster ), per tutti gli altri, molto meno. La corsa ai megapixel è una cosa da un certo punto di vista normale, dall’altro solo un espediente della case per vendere più facilmente le nuove macchine. E’ difficile pubblicizzare il “range dinamico”, oppure il grado di fedeltà dei colori, molto più facile puntare sui megapixel.
La verità è che con un sensore da 6 megapixel si possono tranquillamente sfornare foto pubblicabili alla massima qualità su una rivista. Con qualche megapixel in più si arriva alla doppia pagina o si possono stampare, sempre alla massima qualità, porzioni dell’immagine.
Allora contano i megapixel? Si, ma contano anche l’ergonomia, la velocità di scatto e di registrazione, la precisione del sistema autofocus, i menu, il software ecc.
In ogni caso non è detto che le foto scattate con una macchina da 6 megapixel siano migliori di quelle fatte con una 5 megapixel ( oltre al sensore, incidono gli algoritmi di conversione, l’obiettivo...) .



4 – Scegliere tra cinque categorie di macchine fotografiche digitali

L’offerta di fotocamere digitali è vastissima, per caratteristiche tecniche e prezzi. Per semplificare le cose possiamo raggruppare le macchine in cinque categorie, ognuna con i suoi pro e i suoi contro:

Fotocamere da taschino ( ultra sottili )
Macchine digitali che entrano dappertutto, anche nel taschino della camicia. Pesano pochissiimo e si possono portare sempre appresso. Possono fare ottime foto a bassi valori di ISO. Hanno, però, pulsanti striminziti e sono, spesso, prive del mirino ottico.
Per chi apprezza anche il design.

Fotocamere compatte
Una categoria che raggruppa la maggior parte delle fotocamere sul mercato. Di tutti i prezzi e di tutti i livelli, sono le più indicate per principianti e famiglie. Offrono un’ergonomia migliore rispetto alle ultra sottili, ma sono più leggere e compatte delle super zoom.

Fotocamere super zoom (“bridge”)
Nel design si ispirano alle reflex: buona impugnatura, spesso gommata, comandi erogonomici, zoom con un estensione sufficiente per quasi tutti i generi fotografici: macro, interni, paesaggio, ritratto, sport, natura. Con un solo oggetto ci si porta appresso l’equivalente di una reflex con, almeno, un paio di ottiche. Versatilità, velocità e qualità delle foto, però, non sono equivalenti a quelle delle reflex.

Fotocamere compatte di qualità (“prosumer”)
Oggi sono pochi i modelli presenti in questa fascia ( ad esempio, Canon G10, Panasonic LX3 ). Offrono ingombri e pesi contenuti, tipici delle compatte, ma anche materiali, assemblaggio, obiettivi, display e prestazioni di livello superiore. Il loro costo elevato, però, le mette in concorrenza diretta con le reflex digitali economiche, che sono da preferire per le foto d’azione e le foto in condizioni di luce difficili.

Fotocamere reflex digitali
Vivono un momento di boom. Sono la versione moderna delle reflex a pellicola. Ce ne sono per tutti i gusti e tutte le tasche. Offrono una buona/ottima/eccellente qualità delle foto ( in ogni caso sempre superiore a quella delle fotocamere compatte, che hanno difficoltà a leggere i dettagli nei bianchi e nelle ombre e mostrano un’incidenza maggiore di disturbo quando si fotografa con poca luce ).
Le reflex digitali sono pronte ad operare in pochi decimi di secondo. Se comparate alle fotocamere compatte, sono più veloci nella messa a fuoco, nello scatto, nella registrazione dei file. Offrono controlli manuali, una buona impugnatura e mirini leggibili.
La differenza tra una reflex “entry level” ( economica ) e una semi-professionale non sta tanto nella qualità delle foto ( ad esempio la Canon 450D è al livello della Canon 40D su questo fronte ), quanto nella presenza o meno di particolari quali mirini più luminosi e precisi, velocità nelle raffiche, attacco synchro per i flash, corpo macchina robusto e sigillato contro polvere e umidità...

5 – Prendere in mano la macchina

Una volta che abbiamo analizzato le caratteristiche tecniche di quelli che ci sembrano i modelli che fanno al caso nostro, è il momento di entrare in un negozio e di prendere in mano le fotocamere.
E’ un momento importante perchè stiamo per acquistare la “nostra nuova fotocamera”, che non è il fine, ma solo il mezzo per fare belle foto e divertirci.
“Sentire bene la macchina in mano” ( occhio anche ai comandi e ai menu ) è l’inizio di un idillio.

6 – Considerare anche il parco accessori

Possiamo acquistare la macchina così com’è e esserne pienamente soddisfatti per un lungo periodo. Ma può capitare, in seguito, di avere la necessità di un secondo obiettivo ( se, ad esempio, lo zoom standard non ci basta più ), oppure di una lente aggiuntiva, o, ancora, della custodia subacquea. Qualche domanda al commesso sul corredo opzionale della macchina può aiutarci a comprendere il suo potenziale di sviluppo.

7 – Lo Zoom: estensione, luminosità

I risultati migliori si ottengono con le lenti fisse di qualità, ma gli zoom sono tremendamente comodi, perché con un solo obiettivo ci portiamo appresso più lunghezze focali e possiamo coprire diverse situazioni di ripresa pagando un dazio accettabile sulla qualità dell’immagine.
Anche in fotografia, però, ogni scelta è un compromesso: non si può, ad esempio, pretendere che uno zoom con un range particolarmente esteso ( che so, un 28 – 280 mm ) sia anche luminoso e ultra corretto sul piano ottico.

Gli zoom delle compatte
Possiamo accontentarci di un buon compromesso tra l’estensione e la luminosità e qualità ottica dello zoom. Uno zoom “buio” ci costringerà ad usare valori di ISO alti, cosa che, con una compatta, porta a una perdita sensibile di qualità nelle foto. Lo zoom poco luminoso, inoltre, non aiuta il sistema autofocus.
Principianti, famiglie e appassionati di super zoom possono anche non considerare il problema, divertirsi con la grande estensione focale e limitarsi a stampare le foto in piccolo e medio formato ( così i difetti si vedono meno ).
Gli appassionati, invece, dovrebbero tenere in grande considerazione lo zoom. Panasonic ha scelto di dotare la nuova LX3 di uno zoom Leica poco esteso, 24 – 60 mm equivalente, ma corretto e con una luminosità eccellente: f/2,0-2,8.

Gli zoom delle reflex
Vale il discorso fatto fin qui, ma c’è dell’altro. Chi cerca la qualità nell’immagine non dovrebbe preoccuparsi solo del sensore, ma sopratutto dell’ottica. Le reflex digitali dell’ultima generazione, infatti, non riescono a esprimere tutto il loro potenziale se accoppiate a uno zoom standard, che va benissimo per le foto di tutti i giorni, ma non riesce a sfruttare la risoluzione della macchina.
Alcuni tra gli zoom professionali ( ad esempio la serie “L” di Canon o la serie oro di Nikon ) hanno poco da invidiare alle migliori ottiche fisse. Costano, naturalmente, molto, ma permettono di gustarsi a pieno la macchina. Con uno zoom f/5,6 si è per forza di cose parecchio limitati.

Obiettivi universali?
Sigma, Tamron, Tokina offrono moltissime ottiche, sia fisse, sia zoom e persino specializzate. Costano meno. Il rovescio della medaglia può essere la costruzione non particolarmente robusta, oppure il funzionamento impreciso dell’autofocus. Ma non è sempre così, anche tra questi obiettivi ce ne sono alcuni di grande qualità e con una resa ottica che nulla ha da invidiare a quella degli obiettivi più blasonati.

8 – Funzioni utili e inutili

Utile e inutile sono aggettivi molto soggettivi. Un fotografo professionista, ad esempio, non sa che farsene delle modalità scena programmate, che, invece, possono tornare utili al principiante. Ultimamente, però, la corsa sfrenata al numero record di funzioni è un po’ preoccupante.
La presenza di tante funzioni, di per se, non è un problema. Ma se al numero delle funzioni, che non ci servono, è legato il costo della macchina, beh, val la pena di prendere in considerazione un modello “meno ricco” ma anche più economico.

La tecnologia Live View permette di utilizzare il display di una reflex per inquadrare, così come avviene con le compatte. Può tornare utile in situazioni particolari ( ad esempio con la macchina a livello terra ), ma il suo funzionamento, per il momento, è imperfetto.

Alcune tra le nuove reflex fanno anche i video in HD. Ottimo: un solo oggetto per due funzioni. Per il momento, però, una videocamera entry level è molto più pratica.

Alla larga da zoom digitale ( quel che conta è l’ingrandimento ottico ) e stabilizzatore digitale. Il primo porta a stampe di pessima qualità, il secondo funziona semplicemente innalzando la sensibilità in automatico quando rileva la presenza di poca luce. Se esagera comporta tanto disturbo nelle stampe.

Gli stabilizzatori efficaci sono quelli meccanici, che agisono sul sensore o quelli sull’obiettivo.

9 – Non essere schiavi del marchio

Anche il mondo della fotografia, come quello del calcio, ha i suoi fan sfegatati. La squadra del cuore non si cambia mai, ma con le macchine fotografiche il peccato è ammesso. Specialmente oggi, nell’era della tecnologia digitale.
Una macchina fotografica a pellicola poteva essere considerata eterna, le compatte e le reflex digitali invece no. L’evoluzione tecnologica, rapidissima, ha ridotto il periodo di validità di una macchina. La forte concorrenza tra le case fa si che ora prevalga una, ora l’altra. E’ lecito e anche giusto, cambiare bandiera per avere il meglio.
Certo, una volta che si è costruito un ricco corredo, non è facile disfarsene per passare a un altro. Come la si risolve? Forse rinviando la spesa grossa al momento in cui siamo davvero certi della bontà della macchina.

10 - Dove comprare la fotocamera

La cosa importante, come abbiamo suggerito all’inizio, è trovare un momento per comparare dal vivo le macchine che abbiamo selezionato. Se c’è un commesso che ha l’aria di capirci qualcosa, tanto meglio.
Per l’acquisto vero e proprio le opzioni sono diverse: negozio specializzato in materiale fotografico, supermarket dell’elettronica, e-commerce.
I negozi che vendono online propongono spesso offerte vantaggiose, promozioni, risparmi. Prima di acquistare, però, è bene accertarsi della serietà dell’azienda, dell’effettiva presenza del prodotto in magazzino, dei servizi che permettono di controllare lo stato dell’ordine e della spedizione. E poi, numero verde, garanzie, transazioni sicure.
Occhio anche al contenuto della confezioni, al tipo di garanzia e alla lingua del manuale. Potrebbe non essere in italiano e non sempre è sarà possibile scaricarlo da Internet.
Alcuni negozi online sono conosciuti e hanno addirittura un comodo punto di ritiro in città: si fa l’ordine sul Web e poi si passa a ritirare la merce controllando che tutto sia a posto e pagando al momento.

Corao Base di Fotografia 1-Le macchine Compatte

Una  compatta, camera fotografica o semplicemente compatta, usato come sostantivo, è una fotocamera caratterizzata da semplicità di utilizzo, almeno in una delle sue modalità di funzionamento, e dimensioni ridotte ma non minuscole .

Macchina Compatta

Le compatte si distinguono dalle reflex e da altre tipologie di macchine di piccolo formato, inteso nel senso fotografico ed esteso alla fotografia digitale, per le dimensioni esterne, palmari e per comprendere nella loro gamma anche macchine dalle prestazioni e qualità inferiori e di minore flessibilità; esse, ad esempio, montano sempre un obiettivo incorporato che non può essere sostituito, inoltre, sono molto diffusi apparecchi che non permettono la messa a fuoco o l'esposizione manuali e neppure l'esposizione a priorità dei diaframmi o dei tempi.

Altra caratteristica di differenza è il sensore fotografico che nelle compatte è il 3%max 5% di un full frame presente nelle reflex professionali.
Queste caratteristiche, che rappresentano dei seri limiti per il fotografo professionista o per il fotoamatore, sono dei vantaggi per l'utente comune, per le cui esigenze è sufficiente una fotocamera di minimo ingombro e utilizzo semplice. Non a caso, le compatte sono le fotocamere più diffuse, anche grazie al prezzo, generalmente contenuto; esistono, tuttavia, fotocamere compatte di fascia alta, più costose e di qualità superiore.
Come gli altri tipi di fotocamere, anche le compatte si distinguono in analogiche (ovvero a pellicola) e digitali.

giovedì 14 novembre 2013

Corso Base di fotografia-1-le macchine fotografiche,REFLEX

Le macchine fotografiche esistenti sul mercato si possono racchiudere in 3 grandi famiglie,le REFLEX,le MIRRORLESS e le COMPATTE.
In questa sezione vedremo in breve le reflex
Le Reflex,come suggerisce il nome stesso,la luce una volta che supera il gruppo ottico ed entra nel corpo macchina,viene riflesso da uno specchietto per essere indirizzata verso la parte superiore e, attraverso un pentaprisma, viene riflessa nel mirino oculare.
Nella Reflex appena prima il pentaprisma vi è lo strumento che effettua la messa a fuoco e contestualmente effettua la misurazione della luminosità della scena ripresa



IL FUNZIONAMENTO
Lo specchio sempre in posizione di mira, riflettendo  l'immagine al pentaprisma e quindi al mirino e permettendo di inquadrare la scena da fotografare. Nel momento in cui pigiamo il pulsante dello scatto lo specchio si solleva, lasciando passare la luce verso l'otturatore e l'elemento sensibile, permettendo in questo modo l'immagazzinamento dell'immagine. Contemporaneamente, lo specchio ottura la parete superiore della camera in cui si trova, impedendo l'ingresso di luce dal mirino. Non appena l'otturatore si richiude, lo specchio si riabbassa in posizione di mira. Tutto questo avviene in qualche millesimo di secondo, nel quale i movimenti delle parti meccaniche producono il caratteristico "clack".
Il pentaprisma (o il pentaspecchio), oltre a deviare l'immagine dallo specchio al mirino, ha anche la funzione di raddrizzarla, perché altrimenti risulterebbe avere i lati destro e sinistro invertiti.
PREGI E DIFETTI
Caratteristico delle fotocamere reflex è il fatto che, durante l'esposizione, il soggetto non è più visibile al fotografo, a causa del movimento dello specchio. Tale interruzione è però di brevissima durata, come pure l'aumento di ingombro, peso, rumorosità e vibrazioni dovute al pentaprisma e allo specchio mobile, sono ampiamente compensati – fatta eccezione per alcune situazioni particolari – dal vantaggio di vedere esattamente l'inquadratura dell'obiettivo. Questo vantaggio si rivela decisivo nelle macchine ad obiettivi intercambiabili, nelle foto a distanza ravvicinata e nell'uso di teleobiettivi.
Specchietto Mobile di una Reflex




La presenza dello specchio mobile impedisce di montare obiettivi la cui lente posteriore sia troppo vicina al piano focale, pertanto i grandangolaridevono essere realizzati con schemi retrofocus o a teleobiettivo invertito.
Nella maggior parte delle macchine di tipo reflex in realtà l'immagine catturata e l'immagine vista attraverso il mirino non coincidono al 100%, in quanto il bordo dell'immagine non viene vista dal fotografo, anche se è catturata dall'obiettivo. La percentuale di copertura del mirino varia tra il 92% e il 97%. La ragione di questa modesta differenza tra immagine vista e immagine catturata è di carattere economico: il costo del sistema di specchi che consente di osservare tramite il mirino la stessa immagine catturata dall'obiettivo è tale da suggerirne l'uso solo su macchine particolarmente costose, solitamente acquistate da chi dalla fotografia trae un profitto tale da giustificare ogni raffinatezza tecnica disponibile-
Inoltre il tempo che intercorre tra il pigiare del pulsante,il sollevamento dello specchio,apertura della tendina,anche se millesimale a volte potrbbe risultare molto svantaggioso in foto naturalistiche e foto sportive ,dove i soggetti sono in rapidi movimenti o fanno movimenti imprevedibili.


Reflex a specchio fisso traslucido

A tal proposito sono state realizzate delle reflex il cui specchio non si solleva ma è fissa,in quest'ultimo caso lo sprecchio è trasparente permettendo così alla luce non solo di andare verso il pentaprisma ma di passare attraverso lo stesso andando a colpire direttamente il sensore.In questa maniera il tempo tra scatto e apertura tendina e quasi istantaneo con ovvi vantaggi.

Innanzi tutto bisogna sapere che questi termini appartengono solo alle reflex della Nikon, è stata proprio la casa giapponese a classificare le sue reflex full frame con la sigla FX. La differenza tra il formato FX e il DX sta nel sensore della reflex, il formato DX ha una grandezza ridotta ed è denominato anche APS-C, mentre il formato pieno FX detto anche formato Leica o 35mm, il sensore di quest’ultimo infatti ha la stessa dimensione della pellicola 135.
Le misure dei sensori sono le seguenti
DX (APS-C) 23,6 x 15,8 mm superficie 372,88 mm²
FX 36 x 24 mm superficie 864 mm²

dx & fx
Come potete vedere la differenza della superficie tra i due sensori è davvero notevole, questo permette alle reflex formato FX una qualità di immagine nettamente superiore, infatti la dimensione di ogni singolo pixel è di circa 2,3 volte più grande rispetto allo stesso punto sul sensore DX, significa che il sensore riceve più luce e quindi maggiori dettagli, senza parlare del ridotto rumore che presentano le immagini.
I vantaggi del formato FX dunque stanno nella qualità dell’immagine; nella sensibilità ISO (utilizzabile fino a 6400 contro i 1600 delle DX); la compatibilità delle ottiche, infatti un obiettivo montato su una fotocamera DX ha un minore angolo di campo; il formato FX permette in oltre di utilizzare lenti professionali senza dover fare i conti con il fattore di moltiplicazione del DX e poterle sfruttare quindi per le lunghezze focali che realmente rappresentano.
Il contro è decisamente il costo. La qualità di immagine è comunque molto elevata in entrambi i casi, le FX lavorano molto bene a ISO elevati. Dobbiamo capire quali sono le nostre necessità tenendo conto che alla metà del prezzo è possibile acquistare una fotocamera DX con le stesse caratteristiche meccaniche.


Fonte relativa alla differenziazione DX FX con relativa immagine:fotonarrando.it

mercoledì 13 novembre 2013

La Macchiana dei Ricordi

Cosa è la macchina dei ricordi?

       Indubbiamente il nostro cervello con le nostre perfette connessioni sinapsiche è la macchina dei ricordi assoluta.

       Ma ad onor del vero mi sento di affermare che a volte il nostro cervello ha bisogno di alcuni stimoli per ricordare situazioni,avvenimenti o altri particolari

Sarà capitato a Voi,ad esempio, di ascoltare un profumo soave,vedere un colore o una forma  vi faceva rinvenire alla mente un bel ricordo che altrimenti non avreste mai ripescato dalle vostre sinapsi.

London
        Ecco che a questo punto un'altro aiuto alla memoria è la Fotografia,grazie ad essa la nostra mente evoca i ricordi,a volte quelli più reconditi,la foto ci emoziona ci fa ridere,piangere,rasserenare o arrabbiare.

non è forse vero,a questo punto, che la macchina fotografica è una macchina dei ricordi?