giovedì 14 novembre 2013

Corso Base di fotografia-1-le macchine fotografiche,REFLEX

Le macchine fotografiche esistenti sul mercato si possono racchiudere in 3 grandi famiglie,le REFLEX,le MIRRORLESS e le COMPATTE.
In questa sezione vedremo in breve le reflex
Le Reflex,come suggerisce il nome stesso,la luce una volta che supera il gruppo ottico ed entra nel corpo macchina,viene riflesso da uno specchietto per essere indirizzata verso la parte superiore e, attraverso un pentaprisma, viene riflessa nel mirino oculare.
Nella Reflex appena prima il pentaprisma vi è lo strumento che effettua la messa a fuoco e contestualmente effettua la misurazione della luminosità della scena ripresa



IL FUNZIONAMENTO
Lo specchio sempre in posizione di mira, riflettendo  l'immagine al pentaprisma e quindi al mirino e permettendo di inquadrare la scena da fotografare. Nel momento in cui pigiamo il pulsante dello scatto lo specchio si solleva, lasciando passare la luce verso l'otturatore e l'elemento sensibile, permettendo in questo modo l'immagazzinamento dell'immagine. Contemporaneamente, lo specchio ottura la parete superiore della camera in cui si trova, impedendo l'ingresso di luce dal mirino. Non appena l'otturatore si richiude, lo specchio si riabbassa in posizione di mira. Tutto questo avviene in qualche millesimo di secondo, nel quale i movimenti delle parti meccaniche producono il caratteristico "clack".
Il pentaprisma (o il pentaspecchio), oltre a deviare l'immagine dallo specchio al mirino, ha anche la funzione di raddrizzarla, perché altrimenti risulterebbe avere i lati destro e sinistro invertiti.
PREGI E DIFETTI
Caratteristico delle fotocamere reflex è il fatto che, durante l'esposizione, il soggetto non è più visibile al fotografo, a causa del movimento dello specchio. Tale interruzione è però di brevissima durata, come pure l'aumento di ingombro, peso, rumorosità e vibrazioni dovute al pentaprisma e allo specchio mobile, sono ampiamente compensati – fatta eccezione per alcune situazioni particolari – dal vantaggio di vedere esattamente l'inquadratura dell'obiettivo. Questo vantaggio si rivela decisivo nelle macchine ad obiettivi intercambiabili, nelle foto a distanza ravvicinata e nell'uso di teleobiettivi.
Specchietto Mobile di una Reflex




La presenza dello specchio mobile impedisce di montare obiettivi la cui lente posteriore sia troppo vicina al piano focale, pertanto i grandangolaridevono essere realizzati con schemi retrofocus o a teleobiettivo invertito.
Nella maggior parte delle macchine di tipo reflex in realtà l'immagine catturata e l'immagine vista attraverso il mirino non coincidono al 100%, in quanto il bordo dell'immagine non viene vista dal fotografo, anche se è catturata dall'obiettivo. La percentuale di copertura del mirino varia tra il 92% e il 97%. La ragione di questa modesta differenza tra immagine vista e immagine catturata è di carattere economico: il costo del sistema di specchi che consente di osservare tramite il mirino la stessa immagine catturata dall'obiettivo è tale da suggerirne l'uso solo su macchine particolarmente costose, solitamente acquistate da chi dalla fotografia trae un profitto tale da giustificare ogni raffinatezza tecnica disponibile-
Inoltre il tempo che intercorre tra il pigiare del pulsante,il sollevamento dello specchio,apertura della tendina,anche se millesimale a volte potrbbe risultare molto svantaggioso in foto naturalistiche e foto sportive ,dove i soggetti sono in rapidi movimenti o fanno movimenti imprevedibili.


Reflex a specchio fisso traslucido

A tal proposito sono state realizzate delle reflex il cui specchio non si solleva ma è fissa,in quest'ultimo caso lo sprecchio è trasparente permettendo così alla luce non solo di andare verso il pentaprisma ma di passare attraverso lo stesso andando a colpire direttamente il sensore.In questa maniera il tempo tra scatto e apertura tendina e quasi istantaneo con ovvi vantaggi.

Innanzi tutto bisogna sapere che questi termini appartengono solo alle reflex della Nikon, è stata proprio la casa giapponese a classificare le sue reflex full frame con la sigla FX. La differenza tra il formato FX e il DX sta nel sensore della reflex, il formato DX ha una grandezza ridotta ed è denominato anche APS-C, mentre il formato pieno FX detto anche formato Leica o 35mm, il sensore di quest’ultimo infatti ha la stessa dimensione della pellicola 135.
Le misure dei sensori sono le seguenti
DX (APS-C) 23,6 x 15,8 mm superficie 372,88 mm²
FX 36 x 24 mm superficie 864 mm²

dx & fx
Come potete vedere la differenza della superficie tra i due sensori è davvero notevole, questo permette alle reflex formato FX una qualità di immagine nettamente superiore, infatti la dimensione di ogni singolo pixel è di circa 2,3 volte più grande rispetto allo stesso punto sul sensore DX, significa che il sensore riceve più luce e quindi maggiori dettagli, senza parlare del ridotto rumore che presentano le immagini.
I vantaggi del formato FX dunque stanno nella qualità dell’immagine; nella sensibilità ISO (utilizzabile fino a 6400 contro i 1600 delle DX); la compatibilità delle ottiche, infatti un obiettivo montato su una fotocamera DX ha un minore angolo di campo; il formato FX permette in oltre di utilizzare lenti professionali senza dover fare i conti con il fattore di moltiplicazione del DX e poterle sfruttare quindi per le lunghezze focali che realmente rappresentano.
Il contro è decisamente il costo. La qualità di immagine è comunque molto elevata in entrambi i casi, le FX lavorano molto bene a ISO elevati. Dobbiamo capire quali sono le nostre necessità tenendo conto che alla metà del prezzo è possibile acquistare una fotocamera DX con le stesse caratteristiche meccaniche.


Fonte relativa alla differenziazione DX FX con relativa immagine:fotonarrando.it

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